Nella foschia di prima mattina, Civita appare sospesa a mezz’aria. Una Fata Morgana, gli antichi avrebbero potuto definirla; una città nelle nuvole. Appena si sale il ripido ponte pedonale, i tetti spioventi e l’imponente campanile dell’VIII secolo emergono gradualmente dalla nebbia.
Gli abitanti di Civita hanno lottato per millenni contro le vicissitudini della terra che trema. All’inizio del Novecento alcuni funzionari governativi, adducendo come ragione le frequenti frane e il fallimento delle infrastrutture, trasferirono molti degli abitanti di Civita in nuove zone residenziali a Bagnoregio. Gradualmente la città fu abbandonata e oggi si contano meno di quindici residenti permanenti. Nonostante i vari tentativi di moderna ingegneria per arrestare l’erosione della città, Civita continua a scomparire. Il suo appellativo – il paese che muore – le sembra assegnato con ragione. Ormai a lungo isolata dal mondo, Civita è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Fra Nuvole e Vento esplora il sogno collettivo di una comunità che vive in un luogo dove il passato è sempre presente. Il fotografo americano Brian Stanton, mettendo a fuoco momenti rappresentativi di secoli di tradizione, cattura gli abitanti che raccolgono le castagne sui pendii sotto le rupi, che pigiano l’uva nelle cantine di pietra vulcanica che i loro antenati hanno usato per migliaia di anni, o che fanno il tifo durante la Tonna, l’appassionante, vivace corsa degli asini di Civita.
Un’altra avvincente sequenza di immagini mostra i residenti che portano la venerata figura del Cristo del XV secolo lungo il ponte che collega Bagnoregio a Civita come parte della loro processione annuale del Venerdì Santo, tradizione che risale a quattrocento anni fa. La comunità si batte per mantenere la propria fede con la memoria culturale e i riti religiosi a lungo amati che ancora tengono insieme il tessuto sociale di questa cittadina.
Le fotografie esposte sono state ispirate dalla forza d’animo e dalla speranza di questa gente che rifiuta di lasciare scomparire Civita nella nebbia.